DA WEBNEWS.IT DEL 31 LUGLIO 2008
Sono stati resi noti i primi dettagli su Midori, sistema operativo Microsoft di prossima generazione. Si tratterà di un OS Internet-centrico con architettura asincrona, ottimizzata per l’utilizzo di più risorse in parallelo, sia locali che remote. SD Times è riuscita ad ottenere l’accesso alla documentazione inerente il progetto Midori, vociferato sistema operativo con cui Microsoft intende rompere definitivamente ogni legame con Windows. Midori quindi esiste e si prospetta un OS Internet-centrico e basato prevalentemente sull’idea di sistemi connessi.Quando i progettisti Microsoft hanno lavorato alla creazione della prima versione di Windows, il mondo informatico era molto differente dall’attuale: Internet non era certamente ciò che oggi siamo abituati ad utilizzare e il classico utente Pc aveva a disposizione solamente la propria singola macchina. Al giorno d’oggi invece gli utenti utilizzano apparecchiature multiple, sfruttano e condividono risorse remote, lanciando applicativi e servizi sia locali che remoti; Windows, così come è stato sviluppato ben 20 anni or sono, rischia di divenire quindi presto obsoleto.
Midori rappresenterà quindi il punto di rottura con i sistemi Windows e sarà realizzato con una architettura asincrona, ottimizzata per l’utilizzo di più risorse in parallelo (sia locali che distribuite), e con una gestione dinamica delle risorse e dei consumi. Al fine di distribuire le applicazioni in modo più efficiente, il nuovo OS introdurrà un modello in grado di astrarre i dettagli delle macchine fisiche e dei processori e conosciuto con in nome di Asynchronous Promise Architecture. Il nuovo modello aiuterà inoltre gli sviluppatori a scrivere applicativi in grado di utilizzare in modo sicuro ed efficiente un maggior numero di thread hardware rispetto a quanto risulta possibile attualmente.
A differenza dei sistemi Windows, Midori sarebbe studiato per essere diviso in componenti sia dall’inizio, permettendo così di ottenere i massimi benefici, sia a livello di performance che di sicurezza. Il sistema sarò composto da due livelli di kernel: un microkernel pensato per controllare l’hardware e un altro pensato per gestire le funzionalità del sistema operativo.
Al momento non è stata fissata alcuna data di rilascio del nuovo prodotto, inteso allo stato attuale come semplice progetto di ricerca.
DA CORRIERE.IT DEL 31 LUGLIO 2008
Microsoft studia Midori, il software che manderà in pensione Windows.
Il nuovo prodotto potrebbe diventare il primo sistema operativo virtuale della casa di Redmond
MILANO – Il nome in codice è Midori. E dovrebbe diventare il futuro sistema operativo di Microsoft. Quanto futuro non è chiaro. Ma probabilmente ci vorranno almeno 5 anni, se si pensa che per il 2010 è prevista l’entrata in scena del successore di Vista.
RIVOLUZIONE CONCETTUALE – Questa volta però il salto dell’azienda di Redmond non verrà valutato solo in termini di prestazioni, ma sarà soprattutto concettuale. Midori dovrà mettere fine a tutti quei problemi che attualmente affligono Windows, come la sicurezza, la gestione delle applicazioni, i problemi sulle estensioni, i plug-in, i driver. Secondo quanto riferisce la rivista Computerworld infatti Midori sarebbe un sistema che, per la prima volta, abbraccerebbe la virtualizzazione, avrebbe sostanzialmente un core internet centrico, vale a dire basato sull’idea di componenti tra loro interconnessi in grado di eseguire processi software isolati. In pratica si abbraccerebbe l’idea di trasformare il sistema operativo in un hypervisor o virtual machine monitor, il componente centrale e più importate di un sistema basato sulle macchine virtuali. La virtualizzazione è la tecnologia emergente che sembra raccogliere interesse soprattutto da parte delle aziende, che permette ad un server di gestire diversi sistemi operativi andando ad emulare le istanze dei sistemi operativi “ospiti”; questo agevola il mantenimento di un insieme di applicazioni su un singolo server e con un maggior livello di affidabilità. L’hypervisor è il componente chiave per un sistema basato appunto sulla virtualizzazione. Non più quindi un unico grande programma implementato su una sola macchina, ma un insieme di istruzioni che permette ad accedere di volta in volta ai software necessari presenti su server dedicati.