E’ inutile negare l’evidenza. Il terremoto in Abruzzo in quel maledetto giorno e in quella maledetta ora, verrà ricordato tra gli eventi più catastrofici del secolo. Quasi 300 vite spezzate in 30 secondi interminabili e soprattutto tante esistenze che da qui in poi, cambieranno radicalmente stili e abitudini. In questo numero di Blog Notes non potevo far finta di niente perché quello che i miei occhi hanno visto, quello che la mia pelle ha percepito, durante l’intervento a l’Aquila come operatore di Protezione Civile, solo Dio lo sa. Non voglio raccontarvi una storia ma voglio semplicemente descrivervi una realtà: la mia, ossia quella vissuta nel campo tenda di San Martino D’Ocre, un paese di qualche centinaia di anime, in provincia dell’Aquila a 1100 m di altezza a pochi passi dalle rinomate località sciistiche di Rocca di Mezzo e Ovindoli e immerso nel verde Parco del Sirente Velino. Lo voglio fare così con le immagini delle persone che per giorni e per notti ho assistito nella tendopoli del campo di San Martino. Con i volti e con i gesti dei fratelli aquilani che hanno cambiato involontariamente e per sempre, anche la mia vita.
Se volete dare un aiuto concreto e soprattutto “a buon fine” alla tendopoli di San Martino D’Ocre, potete versare il vostro contributo economico alla “Polisportiva San Martino, presso la Carispaq dell’Aquila, codice Iban IT 24 X 06040 03601 000000064956”. Per informazioni telefonate pure ad Adelio Nardis (il mitico Presidente dell’ Associazione, nella foto in alto scattata da Christian De Massis, lo troviamo a sinistra mentre colloquia col signor Marchetti) al numero di cellulare +39 338 3294063 o visitate il sito internet www.polisportivasanmartino.it – Aiutateci a far tornare a volare l’Aquila e tutti gli aquilani.
P.s. Questo articolo uscirà prossimamente nel periodico edito da Costa Editore “Italia è… Magazine” ed è dedicato a tutte le persone colpite dal terremoto, in particolare ai fratelli di San Martino D’Ocre: “Non mollate mai”…