Eccoci qua a riprendere a scrivere sul blog. Ho interrotto per un periodo perchè la testa non c’era, molte persone nell’ambito lavorativo in questo anno hanno dato il meglio che potevano per farmi disgustare e rovinare la vita. Di qui la “non voglia” di scrivere nel sito. Ma è giusto voltare pagina e ritornare sulle mie decisioni per fare un resoconto di questo anno già trascorso. Un 2016 caratterizzato da una serie di eventi negativi sul lavoro: fatti spiacevoli spinti da persone altrettanto spiacevoli, che hanno tirato le sorti sul mio giudizio lavorativo.
Ma forse, chi lavora è sempre circondato da persone negative che devono giudicarti e in questi anni (ma soprattutto in questo 2016) hanno dato il massimo per affossare la mia reputazione. Secondo me chi giudica dovrebbe tenere conto non delle simpatie o delle antipatie rivolte ad una persona ma espletare sempre un giudizio oggettivo, sull’operato prestato e non “sul sentito dire”. Secondo me, ecco alcuni fattori da tenere in considerazione quando si ha il potere di giudicare:
- Tenere a mente che devo giudicare il lavoro prestato e non la persona solo perchè non mi piace o sono gelosa di lei;
- Tenere in considerazione l’ambiente in cui si opera. Se il contesto è un contesto piccolo e famigliare, che bisogno c’è di fare azioni infamanti?
- Bisogna essere onesti: non si giudica in maniera approssimativa una persona lasciandola effettuare compiti di rilievo. Se proprio sto giudicando una persona negativa, perchè lasciarla operare in compiti e ruoli abbastanza importanti nel lavoro?
- Per ultimo, se proprio vogliamo dirla tutta, bisogna essere persone pulite per poter giudicare. Chi non è cristallino e giusto allora è meglio che non giudica gli altri.
Meno male che il tempo passa e le cose cambiano, In fin dei conti siamo tutti sulla stessa barca: bisogna resistere e aspettare che i venti girino a nostro favore. Un amico e collega mi ha rincuorato molto quando sentite le mie storie mi ha mandato questo bellissimo pensiero di Xavier Wheel:
A chi vorrebbe vederti triste, angosciato e sconfitto, tu semplicemente sorridi, anche se hai l’inferno che ti arde dentro. Sorridi non per stupido orgoglio ma solamente perchè la tua dignità ha un prezzo che a loro non sarà mai permesso di pagare.
A chi mi ha voluto male, auguro tutto il meglio dalla vita da qui e in futuro!!