Il testo definitivo del decreto fiscale approvato venerdi scorso dal Consiglio dei Ministri non prevede alcuna riforma per quanto riguarda slot, videolottery e poker online. Se per quest’ultimo non c’era il minimo dubbio che non sarebbe stato toccato, per gli altri due giochi nel corso delle ultime settimane le notizie trapelate parlavano di un ritocco dell´aliquota sulle “macchinette” da bar.
Sospiro di sollievo quindi per gli addetti ai lavori di questi comparti. Lo stesso non possono fare quelli del settore ippico, dato che il decreto prevede un ritocco ai prelievi sulle scommesse. Ad ogni modo, il ritocco è stato pensato anche per avvicinare di più i giocatori, infatti il montepremi sarà costituito da una quota tra il 66% e il 74% delle giocate, l’imposta sarà tra il 3% e il 6% e l’Assi percepirà tra il 15,29% e il 9,29%; per le scommesse sull’ippica a quota fissa l’imposta è stata fissata al 3,5% mentre all’Assi andrà il 5,5%
Sono queste quindi le novità più importanti del decreto fiscale per quanto riguarda il settore del gioco d’azzardo. Le altre disposizioni nello stesso settore prevedono il controllo e la lotta all’illegalità. Molte sono infatti le truffe, soprattutto in rete, con aziende non concessionarie AAMS che invogliano i giocatori con dei bonus poker, per poi utilizzare impropriamente i dati ricevuti. Inoltre, a detta di Agipronews, molte di queste misure sarebbero rivolte a contrastare le infiltrazioni mafiose nel settore.
Ora il testo dovrà passare in Parlamento per essere ratificato.