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Concorsopoli delle divise, le raccomandazioni si evolvono

C’era una volta la semplice raccomandazione: il bigliettino in fase di esame che ti permetteva di passare qualche domanda al quiz. Una volta c’era il dottore amico di famiglia che ti aiutava a passare le visite mediche. Una volta c’era l’amico influente che con la telefonata ammorbidiva i membri della commissione. Una volta c’era l’amico dell’amico che con la damigiana di vino, le bottiglie dell’olio e qualche caciotta di formaggio ti aiutava a passare lo psicologo. Queste cose non sono sparite, esistono ancora ma il sistema si è evoluto e i quiz, nell’era digitale arrivano già con le risposte pronte direttamente agli interessati sul loro smartphone e sicuramente le famiglie non avranno investito una semplice damigiana  di vino e qualche forma di formaggio ma hanno speso una barca di soldi.

Le ultime storie che riguardano il fenomeno “Concorsopoli delle divise” e dove la magistratura ha aperto un filone di inchieste si concentrano nel concorso della Polizia per 559 agenti del 13 maggio 2016: neanche un errore, 80 domande e altrettante risposte esatte. Test superato con il punteggio massimo per ben 194 concorrenti. In 134 hanno sbagliato un singolo quiz e 93 soltanto due. Qualcuno cominciò a sospettare e quando poi si venne a sapere che i concorrenti geni provenivano quasi tutti dalla Campania, e che in particolare 180 di loro risiedono ad Aversa e dintorni, il dubbio è diventato sospetto. Il capo della Polizia Gabrielli ha deciso di annullare il concorso, che ora è ripartito con una nuova commissione e con risultati che non inducono a sospetti. Inchieste sono in corso presso le procure di Roma, Napoli e Napoli nord su queste procedure concorsuali. Solo nel capoluogo partenopeo, si indaga su nove diversi concorsi, tra esercito, carabinieri, polizia e guardia di finanza. E’ vero, i concorsi per entrare nelle forze dell’ordine o nelle forze armate rappresentano una delle vie principali per trovare lavoro, soprattutto nel pubblico impiego e centinaia di migliaia di giovani ogni anno cercano di sistemarsi in questo modo.

Ma non è giusto vincere i concorsi pubblici così, anche perchè molte famiglie si indebitano fino al collo per far superare i concorsi e molto spesso i risultati non arrivano. Poi su questo settore si è sviluppato un giro d’affari milionario: case editrici specializzate, scuole di formazione, ex militari che offrono servizi di assistenza vario. E poi naturalmente truffatori che offrono a prezzi variabili ogni tipo di aiuto: si va dalla garanzia di promozione, alla raccomandazione su una singola prova. In qualche caso, arrivano a fornire anche le risposte esatte per i quiz. Conviene allora mettersi a studiare e far uscire i risultati con l’impegno e la dedizione. La selezione esiste ed è giusto che venga messa in pratica in maniera onesta. Forse così vedremo con le divise persone più preparate che non parleranno sempre e solo in dialetto.

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Come difendersi dai virus informatici #1: Wannacry

Partiamo col dire che prevenire è meglio che curare: il primo antivirus gratuito che mi sento di consigliarvi è quello di fare molta autoprevenzione, ossia badate bene quali siti navigate, non frequentate siti di dubbia provenienza. Poi un’altro consiglio è osservate bene le email che state aprendo, cercate di capire chi e cosa vi scrive e se notate che non conoscete il mittente oppure l’oggetto sia alquanto strano, non aprite quella posta elettronica: è di sicuro qualche virus che proverà ad infettare il vostro pc.

WannaCry, il ransomware che sta facendo impazzire mezzo mondo con decine di migliaia di computer attaccati, è solo la punta di un iceberg. Per mitigare un problema che continuerà ad esistere, e che anzi diventerà sempre più frequente, l’unica strada perseguibile è quella della prevenzione. Per Wannacry, l’unica vera protezione dalla infezione digital è l’eliminazione della vulnerabilità attraverso l’istallazione della patch sviluppata e pubblicata da Microsoft con il Microsoft Security Bulletin MS17-010-Critical. Insomma, bisogna aggiornare Windows al più presto. Ecco alcuni consigli per evitare di compromettere il vostro computer con WannaCry:

  1. Prima di riaccendere il Pc assicurarsi che sia sconnesso da Internet (disconnettere il cavo di rete o disabilitare il WiFi);
  2. verificare che il riavvio avvenga normalmente; una volta che il Pc è acceso, avviare una ricerca sull’hard disk di file con estenzione .wncry (la ricerca deve terminare senza individuare alcun file, se invece ne viene individuato qualcuno non procedere oltre e chiedere il supporto di un esperto);
  3. se la ricerca ha dato esito negativo, chiudere tutte le app aperte e solo successivamente collegarsi a Internet;
  4. col Pc connesso a Internet (e con tutte le app chiuse) aggiornare manualmente l’antivirus a versioni successive al 12 maggio.

WannaCry a parte, ecco quattro regole da seguire per rimanere il più possibile lontani da malware di ogni genere:

  1. La prima: la maggior parte dei file malevoli si contraggono tramite phishing, quindi tramite email. È necessario, capire le email che si ricevono e dunque, fare molta attenzione alle password che si usano.
  2. La seconda: attivare il second checking per gli account di posta, cloud, social (si tratta di uno strumento utile a prescindere dall’account per il quale lo si usa, perché evita intrusioni).
  3. La terza: tenere il sistema operativo sempre aggiornato (WannaCry ne è la prova, considerato che bastava aver scaricato gli ultimi aggiornamenti di Windows per rimanere immuni al ransomware).
  4. La quarta: fare più copie dei file importanti, conservarle su hard disk esterni o memorie USB, e utilizzare anche servizi di cloud computing, così da non essere dipendenti da una sola macchina ed evitare la perdita di documenti in caso di attacchi.

WannaCry appartiene alla categoria dei ransomware, particolari tipologie di malware che bloccano la macchina e chiedono un riscatto (solitamente in bitcoin) per renderla di nuovo accessibile. La strada del riscatto sembra la più immediata ma è anche quella meno consigliabile. Un attacco con ransomware ha origine ignota. È quasi impossibile sapere chi c’è dall’altra parte del tavolo e capire se sta barando. Molto spesso, nonostante il riscatto pagato, la macchina non viene riattivata. Prestate attenzione e se proprio volete difendervi al massimo, un ultimo consiglio è compratevi un secondo o terzo pc e lavorate con più macchine in parallelo: in caso di emergenza almeno non vi bloccate nel lavoro.

 

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